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Duomo di Grosseto comune e provincia

La facciata della cattedrale

La Cattedrale di San Lorenzo, o semplicemente Duomo di Grosseto, è il principale edificio religioso della città e della diocesi di Grosseto.

Storia[]

La cattedrale è situata nella principale piazza della città ed è stata edificata tra il 1294 e il 1302 su progetto dell'architetto Sozzo Rustichini, nel luogo dove precedentemente sorgeva l'alto-medievale pieve di Santa Maria. Lavori di completamento furono poi effettuati tra il 1330 e il 1340, effettuati tra il 1330 e il 1340, ma la struttura fu sostanzialmente modificata nel XVI secolo ad opera di Anton Maria Lari con l'aggiunta del transetto e di nuovi pilastri nella navata centrale. Ulteriori ristrutturazioni, realizzate tra il 1840 e il 1865, hanno successivamente modificato l'aspetto rinascimentale dell'edificio, nel tentativo di riportarlo alle primitive forme medievali. Nel 2013 viene realizzata sul fianco destro della chiesa una pedana in marmo per l'accesso ai disabili.

Architettura[]

Particolare del rosone del duomo di Grosseto

Particolare del rosone

Esterno[]

La facciata presenta elementi di matrice romanica, per la bicromia bianco-rossa (marmo rosso di Caldana), e gotica, con le statue simbolo dei quattro evangelisti attribuite a Sozzo Rustichini (uomo barbuto) e ad Agostino di Giovanni (aquila, toro e leone). Il coronamento della facciata e i lanternini risalgono al XVI secolo; mentre buona parte del paramento murario, del bel rosone centrale con la raffigurazione del Redentore, delle decorazioni dei portali e del ballatoio sono frutto di rifacimenti ottocenteschi.

Il fianco meridionale, in buona parte originale, mostra elementi moderni, come il gruppo scultoreo raffigurante la Madonna col Bambino fra angeli, coronata dal Cristo benedicente fra gli evangelisti, realizzati nel 1897 da Leopoldo Maccari.

Sul lato nord, spoglio di decorazioni, si addossa il campanile costruito nel 1402, ma terminato nel 1902 su progetto di Egisto Bellini e direzione dei lavori di Lorenzo Porciatti. Nelle celle campanarie sono presenti cinque campane, di cui una di rilevante antichità.

Interno[]

All'interno sono conservate alcune pregevoli opere, tra cui: un'acquasantiera caratterizzata dall'assemblaggio di parti diverse per fattura e cronologia (busto 1506 e vasca 1460-1480); un fonte battesimale di Antonio Ghini (1470-1474); le due vetrate realizzate su disegno di Benvenuto di Giovanni (1470 circa) con le cospicue integrazioni di Guglielmo Botti (1865), raffiguranti la prima Isaia e Michea, l'Annunciazione, i santi Pietro apostolo e Gerolamo, le sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena, la seconda la Fede e la Speranza, i santi Michele arcangelo, Giovanni Battista, Bartolomeo apostolo, Ludovico, Lorenzo e Sebastiano; un Crocifisso ligneo policromo della seconda metà del XV secolo attribuito al Vecchietta; due angeli reggi-candelabro di Domenico Arrighetti; infine, la venerata Madonna delle Grazie, nella cappella sinistra del transetto, di Matteo di Giovanni, databile al 1470, posta all'interno di un'edicola marmorea di Antonio Ghini (1470-1474) e sovrastante un altare di Giovanni Antonio Mazzuoli (1709).[1] L'altare maggiore consacrato nel 1655 è opera di Andrea e Vincenzo Betti e Tommaso Redi. Il ciborio è attribuito alla bottega dei Mazzuoli mentre il coro ligneo situato nell'abside venne realizzato dai maestri legnaioli senesi Uliviero e Giacomo Frittelli.

Molte delle opere d'arte originariamente situate nel duomo sono oggi conservate nel Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto.

Parrocchia[]

La cattedrale è sede di parrocchia ab immemorabili. La parrocchia di San Lorenzo conta circa 2200 abitanti.[2]

Note[]

  1. Mazzuoli sul Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani.
  2. Parrocchia di San Lorenzo sul sito della CEI.

Bibliografia[]

  • Emilio Chiarini, Del Duomo di Grosseto, Grosseto, 1893.
  • Giuseppe Guerrini, La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni, Roccastrada, 1996.
  • Annarosa Garzelli, Il Duomo di Grosseto, Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.
  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995, pp. 127-130.