La diocesi di Grosseto (in latino: Dioecesis Grossetana) è una sede della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2021 contava 128 920 battezzati su 132 000 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Giovanni Roncari.
Territorio[]
La diocesi comprende la parte centrale della provincia di Grosseto, confina con la diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, la diocesi di Massa Marittima-Piombino e la diocesi di Siena-Colle Val d'Elsa-Montalcino.
Sede vescovile è la città di Grosseto, dove si trova la cattedrale di San Lorenzo. Nel centro storico della città, per Corso Carducci, è situato il Palazzo Vescovile.
Il territorio è suddiviso in 50 parrocchie.
Storia[]
La diocesi di Roselle fu eretta nel corso del IV secolo. Era inizialmente suffraganea della diocesi di Roma e la sede si trovava al di fuori della cerchia muraria dell'antica città etrusco-romana. L'originaria cattedrale è stata identificata con alcuni ruderi situati in località La Canonica e risulta essere stata in funzione fino al XII secolo.
Proprio nel corso del XII secolo, una serie di eventi determinarono il definitivo trasferimento della sede vescovile da Roselle a Grosseto. A tal proposito, un ruolo fondamentale fu sicuramente svolto da papa Innocenzo II che soggiornò più volte nella città di Grosseto tra il 1133 e il 1137, dopo la precedente visita di papa Callisto II del maggio 1120, trovando sempre una calorosa accoglienza dalla popolazione e dai rappresentanti cittadini. Durante una delle sue presenze nel capoluogo maremmano, il Papa assistette, tra l'altro, all'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca Arrigo di Baviera (1137), dopo il rifiuto dei Grossetani di prestare il servizio dovuto all'Imperatore. Dopo aver conosciuto da vicino sia la città che il carattere e il temperamento dei suoi abitanti, il papa decise di trasferire in tempi rapidissimi a Grosseto la storica sede vescovile di Roselle, evento che si concretizzò il 9 aprile 1138 con la bolla Sacrosancta Romana Ecclesia. Da allora, la diocesi di Grosseto inglobò l'intero ambito territoriale del preesistente vescovato di Roselle, mutando seppur marginalmente nel corso dei secoli i propri confini fino ad arrivare a quelli attuali.
Nel corso del Duecento la diocesi comprendeva 21 pievi e la sua suddivisione rimase pressoché immutata anche durante il secolo successivo. Tuttavia, attorno alla metà del Quattrocento vi fu un periodo di 17 anni durante i quali l'amministrazione della diocesi fu affidata a due cardinali, mentre nel 1459 la diocesi, inizialmente suffraganea di Roma, divenne ad esserla di Siena.
Un lungo periodo di declino caratterizzò il Cinquecento e il Seicento, secoli nei quali i vescovi risiedevano spesso fuori dai confini diocesani e vi si recavano solo per svolgerne le funzioni.
Sul finire del Settecento, la dominazione napoleonica portò alla temporanea cessione di alcune parrocchie di Castiglione della Pescaia nel territorio della diocesi di Ajaccio; il secolo successivo vide la sede vacante per un decennio, proprio a cavallo con l'Unità d'Italia.
Dal 1924 al 1932, durante l'episcopato di Gustavo Matteoni, la diocesi di Grosseto fu unita in persona episcopi alle diocesi di Sovana e Pitigliano. Stesso evento si ripeté con mons.Giovanni Roncari nel 2021.
Il 21 maggio 1989 la città e la diocesi di Grosseto ricevettero la visita di papa Giovanni Paolo II, il terzo pontefice della storia a recarsi nel capoluogo maremmano, a distanza di 852 anni dall'ultima visita di un papa. Nel 2016, Papa Francesco visitò la comunità di Nomadelfia.
Cronotassi dei vescovi[]
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