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Veduta Grosseto

Veduta di Grosseto

Grosseto
comune
Grosseto aerea centro storico
Veduta del centro storico

Altitudine

10 m s.l.m.

Superficie

473,55 km²

Abitanti

82.355 (31-1-2013)

Nome abitanti

grossetani

Coordinate

42°46′20″N 11°06′32″E

Codice postale

58100

Prefisso telefonico

0564

Grosseto è la principale città della Maremma. Centro nevralgico dell'intero territorio, è il capoluogo della provincia di Grosseto e conta 82.355 abitanti[1].

È il capoluogo di provincia situato più a sud tra quelli della Toscana, e per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione, nonché il terzo dell'Italia Centrale e il nono d'Italia per superficie.

A livello demografico, la città contava appena 4.724 abitanti subito dopo l'Unità d'Italia[2], iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70.000 unità nel 1991.

Dal punto di vista urbanistico, la città è uno delle poche città d'Italia (con Ferrara, Bergamo, Lucca), il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.

Geografia fisica[]

Territorio[]

La città è posta a circa dodici chilometri dal mare, al centro della piana di Grosseto, tratto della Maremma che segna il termine della valle del fiume Ombrone nei pressi del mar Tirreno. In passato, gran parte della piana era occupata dal lago Prile che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli anni venti e trenta del secolo scorso dal governo fascista.

Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di Roselle che è sorta nei pressi dell'antica città etrusco-romana, si trova una sorgente termale di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate terme di Saturnia e le altre terme sparse tra il Monte Amiata, l'area del Tufo e le colline dell'Albegna e del Fiora. Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume Ombrone, che con il suo corso prima costeggia la frazione comunale di Istia e poi si avvicina in alcuni punti alla città (San Martino, Alberino, Fornacione) con alcune sue anse che precedono la foce situata all'interno del Parco naturale della Maremma, poco a sud di Principina a Mare. La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella riserva naturale Diaccia Botrona, area palustre protetta che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel Parco naturale della Maremma, dove si estende il padule della Trappola e si elevano le prime propaggini dei monti dell'Uccellina. Nel territorio comunale sono incluse anche le Formiche di Grosseto, nel cuore del Parco nazionale dell'arcipelago toscano; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del Santuario per i mammiferi marini.

Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri s.l.m., mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del Poggio Lecci sui monti dell'Uccellina; altro rilievo degno di nota è il Poggio di Moscona (317 metri) che, con la caratteristica fortificazione del Tino, domina l'abitato di Roselle. Prendendo in esame soltanto le aree urbane e i centri abitati, l'altezza massima si registra a Montepescali con 222 metri sul livello del mare.

Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a bassissima sismicità. Storicamente, sono stati pochissimi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il maggiore terremoto che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro Murlo (SI): in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della Scala Mercalli che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città. Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della Scala Mercalli (epicentro Orciano Pisano), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro Santa Fiora).

  • Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003

Clima[]

Vedere anche Clima di Grosseto

Il clima della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di ponente ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica proposta da Thornthwaite basata sul cosiddetto Moisture Index, la città di Grosseto è contraddistinta da un clima sub-arido C1, mesotermico B′2, con eccedenza moderata invernale s (deficit idrico tra aprile e settembre di circa 300 mm) e concentrazione estiva dell'efficienza termica b′4, caratteristiche comuni a gran parte della fascia costiera della Maremma grossetana e laziale.

A livello fitoclimatico, si può includere l'intero territorio comunale di Grosseto nella sottozona calda del Lauretum del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia. Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15 °C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8 °C in gennaio e prossimi ai 24 °C in luglio. Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai 600 mm annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i sessanta e i settanta giorni. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'alluvione del 4 novembre 1966, mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'alluvione della Maremma grossetana del 12 novembre 2012, quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di Rispescia e di Alberese per due giorni.

In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'eliofania in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa. Le nevicate, eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il mar Tirreno, con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio 1956, nel gennaio 1985 e il 29 dicembre 1996). Tra il 2001 e il 2012, in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare, gli accumuli nevosi medi annui si attestano a 0,83 cm; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con 5 cm di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio 2002 (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio 2001 e il 10 febbraio 2012 con 2 cm in entrambe le occasioni e il 2 febbraio 2010 con 1 cm di accumulo nelle prime ore della giornata). La nebbia risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.

  • Classificazione climatica: zona D, 1550 GG
  • Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002

Stazioni meteorologiche[]

Nel territorio comunale sono ubicate tre stazioni meteorologiche: la stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto, ufficialmente riconosciuta dall'organizzazione meteorologica mondiale, la stazione meteorologica Grosseto Centro e la stazione meteorologica di Alberese (queste ultime due non ancora contrassegnate da codice WMO e/o codice ICAO).

Storia[]

Età preistorica[]

La prima menzione della città di Grosseto risale ad un documento dell'anno 803 in cui il vescovo di Lucca Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la chiesa di San Giorgio situata in loco Grossito, mentre nel 973 è attestata nuovamente come curtis cum castrum. Tuttavia, l'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo preistorico, come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di Alberese e la foce del fiume Ombrone, nel Parco naturale della Maremma: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella Grotta dello Scoglietto sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al Paleolitico e all'Età del Rame e del Bronzo.

Età antica[]

Sicuramente Grosseto non esisteva come insediamento stabile nel periodo etrusco, quando invece l'intera area era sottoposta all'egemonia dell'importante città di Roselle, posta su di un altura poco più a nord. Nel VI secolo a.C., periodo di maggiore splendore di Roselle, sono documentati rapporti commerciali con altre città etrusche di rilievo, quali Vetulonia, Populonia e Vulci. Fiorente città che governava un vasto territorio che andava dal mare al Monte Amiata, combatté nella guerra contro Tarquinio Prisco insieme agli altri popoli latini, finendo poi conquistata dai romani nel 294 a.C. e diventando municipio romano. Nel 205 a.C. contribuì alla fornitura di grano e legna per la flotta di Scipione l'Africano durante la seconda guerra punica. Sotto l'impero divenne colonia e conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione del foro, della basilica, anfiteatro e terme. Nel V secolo fu eretta a sede vescovile (prima attestazione nel 499). La decadenza di Rusellae iniziò nel VI secolo, invasa dalle popolazioni barbare provenienti dal nord. Con la fine del VI secolo Roselle era uno dei residui capisaldi bizantini della Tuscia, la conquista longobarda risale infatti ai primi anni del VII secolo.

È in questo periodo che probabilmente si è venuto a formare il primo nucleo del villaggio di Grosseto, che alcuni recenti studi vogliono identificare nell'area oggi compresa tra piazza della Palma e piazza dei Martiri d'Istia.

Età medievale[]

Pur continuando ad essere sede vescovile, Roselle risultava pressoché disabitata, mentre a valle lungo il fiume Ombrone andava a formarsi la comunità di Grosseto che cresceva sempre più di numero. Papa Innocenzo II, che aveva trascorso del tempo in Maremma tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile, dando alla comunità il titolo di civitas. Il 9 aprile 1138, con la bolla Sacrosancta Romana Ecclesia, papa Innocenzo II decretò la nascita della diocesi di Grosseto e di conseguenza anche della città.

Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale. Grosseto fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli Aldobrandeschi: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali saline dal litorale (Castiglione, Querciolo) la rendevano particolarmente adatta per il commercio. Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a Siena per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151, gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città. Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel 1204, venne approvato il primo statuto, la cosiddetta Carta delle Libertà, dove erano stabilite le relazioni di tipo socio-economico e giurisdizionale tra i governanti e i cittadini di Grosseto. Nel 1222 venne concessa la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e tre consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di sottomissione fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine precedente, con l'assedio del 1224 che contribuì alla cacciata degli Aldobrandeschi, il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia. Fu in questi anni, tra il 1243 e il 1246, che l'imperatore Federico II di Svevia raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la falconeria: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della congiura di Capaccio, evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di Palazzo Aldobrandeschi.

Gli Aldobrandeschi cercarono di riconquistare i domini perduti e la reazione degli eserciti senesi fu quella di nominare nel 1259 come podestà un loro concittadino. Dopo appena un anno, Grosseto tornò nuovamente libera e si schierò a fianco di Firenze nella battaglia di Montaperti. Successivamente, la città fu nuovamente occupata e devastata e perfino scomunicata da papa Clemente IV. Bino degli Abati del Malia, visconte di Batignano e di Grosseto, feudatario degli Aldobrandeschi, approfittò di una crisi interna che Siena stava vivendo nel 1310 per guidare una rivolta e cacciare i Senesi da Grosseto. Nel 1312, iniziò il lungo dominio degli Abati del Malia sulla città maremmana, che fu riconosciuto pure da Siena con una trattativa di pace tra la Repubblica e i conti di Santa Fiora il 17 aprile 1317. Dopo aver recuperato temporaneamente la libertà, la città di Grosseto si trovò assediata nel settembre 1328 dalle truppe di Ludovico il Bavaro e dell'antipapa Niccolò V, di ritorno da Roma, che chiedevano viveri, doni e assoluta fedeltà e obbedienza all'Imperatore. I Grossetani, guidati dai figli di Bino, Malìa ed Abbatino, risposero con una eroica difesa e resistenza, tant'è che l'imperatore, non riuscendo ad espugnare la città, dovette ritirarsi dopo quattro giorni di inutile assedio. Nel corso del XIV secolo la città subì una o due disastrose alluvioni (1308 e 1333) che allontanarono dalla città il corso dell'Ombrone, privandola del suo porto fluviale. Negli stessi anni, fra il 1334 e il 1336, scacciati gli Abati del Malia, lo stato di Siena conquistò definitivamente Grosseto e estese il suo dominio su tutta la Toscana meridionale. La serie negativa di eventi non si era però esaurita: la micidiale epidemia di peste nera che devastò l'Europa fra il 1347 e il 1350 raggiunse nel 1348 la Toscana: è stato calcolato che i morti furono fra il 30 e il 50 % della popolazione delle zone colpite. La Maremma, caratterizzata in tutti i tempi da una densità demografica tendenzialmente bassa, subì un vero tracollo demografico da cui non sarebbe riuscita a riprendersi fino al XX secolo.

Età moderna[]

Quando a metà XVI secolo i Medici sottomisero Siena, anche Grosseto ne seguì la sorte. La città, vicina al mare e ai confini del Granducato, aveva per i Medici una grande importanza strategica mentre il territorio circostante poteva diventare la principale fonte di approvvigionamento di grano per Firenze. Dopo vari assedi iniziati nel 1554, Grosseto venne conquistata dai Medici nel luglio 1557, quando le truppe di Cosimo I entrarono in città; la pace di Cateau-Cambresis del 1559 sanciva ufficialmente il definitivo passaggio nel Granducato di Toscana. Nel 1574 Francesco I commissionò i lavori per la costruzione di una nuova e più ampia cinta muraria, ancor più fortificata di quella preesistente, che rendesse inespugnabile il centro cittadino. Le mura di Grosseto furono progettate da Baldassarre Lanci e i lavori di costruzione furono da lui personalmente diretti: alla sua morte, fu sostituito dal figlio Marino, e successivamente dall'ingegnere Simone Genga. La nuova cinta muraria fu completata nel 1593. Tuttavia, ormai Grosseto era stata trasformata in un fortino, sede di guarnigioni militari, e la popolazione stabile calava sempre di più.

Fu soltanto a partire dal XVIII secolo, con i Lorena, che la città iniziò nuovamente a riprendersi lentamente. Il 18 marzo 1766 Pietro Leopoldo divise il territorio dell'antica Repubblica di Siena in due province e fu istituita la Provincia Inferiore Senese, con capoluogo Grosseto. Grazie alle riforme leopoldine, la città andò incontro ad una decisa rinascita economica e culturale. Ciò nonostante, si rese necessaria l'approvazione del Regolamento per l'Estatatura (1780), a causa della persistenza del rischio malaria, facendo sì che nella stagione estiva tutti gli uffici istituzionali fossero trasferiti nella vicina Scansano. Le riforme dei Lorena vennero interrotte con l'occupazione delle truppe francesi (1796) che si protrasse a più riprese fino al 1808, anno dell'annessione alla Francia napoleonica, con l'accorpamento degli arrondissment di Grosseto, Montepulciano e Siena nel Dipartimento dell'Ombrone. Il Congresso di Vienna del 1815 sancì il ritorno del Granducato di Toscana nelle mani di Ferdinando III di Toscana, al quale succedette il figlio Leopoldo II a partire dal 1824. Il 1º novembre 1825 fu così istituito il Compartimento di Grosseto, che sopravvisse fino all'Unità d'Italia: il suo territorio fu suddiviso nei distretti del capoluogo, di Arcidosso e di Orbetello. Il granduca Leopoldo II governò fino al 1859, impegnandosi costantemente e in prima persona al completamento delle opere di bonifica, affidando gli incarichi ad importanti personalità come gli ingegneri Vittorio Fossombroni e Alessandro Manetti, e mettendo le basi per un ammodernamento e un sensibile miglioramento delle condizioni socio-economiche di Grosseto e del suo territorio. Il granduca è stato sicuramente l'uomo politico più apprezzato e amato dalla popolazione nella millenaria storia della città, tanto da essere affettuosamente soprannominato "Canapone", per il colore dei capelli e della barba, e onorato con un monumento scultoreo a lui dedicato, collocato in piazza Dante nel 1846. Nel marzo 1860 il plebiscito che si svolse nel Granducato di Toscana sancì l'annessione allo stato sabaudo, entrando così a far parte del Regno d'Italia.

Età contemporanea[]

Grosseto, ormai capoluogo della vasta Provincia di Grosseto, a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo iniziò un'espansione senza pari nella sua storia, con la costruzione di nuovi sobborghi al di fuori della cinta muraria. Nel 1897, grazie all'interessamento del politico Ettore Socci, venne abolita l'estatatura ed iniziò un florido periodo per l'architettura grossetana, con la realizzazione di numerosi edifici nell'ottica dell'eclettismo dei revival neoclassici, neo-rinascimentali e neogotici. Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico bombardamento del 26 aprile 1943, un lunedì dell'Angelo, che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori Istia d'Ombrone. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Istia d'Ombrone che precedentemente era stata appositamente sgomberata. Il triste avvenimento è passato alla storia come l'eccidio di Maiano Lavacchio. Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa alluvione del 4 novembre 1966 che devastò la città: si contò una vittima.

Oggi Grosseto è una città di circa 80.000 abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi, importante centro agricolo ed artigianale e principale città della Toscana meridionale.

Toponimo[]

Nel corso dei secoli, il capoluogo maremmano ha avuto diverse denominazioni, la più ricorrente delle quali era Grossetum; in altre circostanze la città viene menzionata anche coi nomi Crassetum e Rosetum.

In ogni caso, la città è sempre menzionata col nome Grossetum nelle bolle pontificie di Innocenzo II del 1138, di Celestino II del 1143 e di Clemente III del 1188; questa risulta essere, pertanto, la corretta denominazione originaria di Grosseto.

Simboli[]

Vedere anche Stemma di Grosseto

Lo stemma della città di Grosseto è costituito da uno scudo sannitico di color rosso su cui è presente un grifone argentato che tiene tenente nella zampa destra una spada anch'essa d'argento. Lo scudo è timbrato da una corona da città. Il grifone, simbolo di molte altre città italiane, ha però per Grosseto la particolarità di essere armato di spada. L'aggiunta della spada, originariamente non presente nello stemma, è tradizionalmente fatta risalire agli anni successivi al 1328, quando i grossetani respinsero l'assedio dell'esercito di Ludovico il Bavaro.

Lo stemma, riconosciuto ufficialmente il 22 giugno 1928, ha la seguente blasonatura ufficiale: «Grifone d'argento su campo rosso impugnante con la branca destra anteriore una spada posta in palo». La blasonatura ufficiale del gonfalone è la seguente: «Drappo rosso. Al centro campeggia lo stemma del Comune».

Monumenti e luoghi d'interesse[]

Architetture religiose[]

Vedere anche Chiese di Grosseto

Cimiteri[]

Cimiteri scomparsi[]
  • Cimitero tondo, camposanto medievale situato nel centro storico nei pressi della cattedrale di San Lorenzo.
  • Cimitero leopoldino, camposanto settecentesco situato su via Roma nell'area oggi occupata dagli Uffici finanziari, sconsacrato nel 1910.

Architetture civili[]

Palazzi[]

Vedere Palazzi di Grosseto

Ville[]

Vedere Ville di Grosseto

Fattorie[]

Vedere Fattorie di Grosseto

Piazze e strade[]

Vedere Stradario di Grosseto

Monumenti[]

Vedere Monumenti di Grosseto

Architetture militari[]

Mura di Grosseto[]

Vedere Mura di Grosseto

Il perimetro murario della città di Grosseto è uno dei rari esempi in Italia di cinte murarie pervenute pressoché integre fino ai giorni nostri. La primitiva cinta a difesa della città fu realizzata nel XII secolo, ma furono demolite ben presto dai senesi quando presero possesso della città nel XIV secolo. Le mura senesi comprendevano quattro porte lungo il perimetro, tra cui le perdute Porta di San Michele e Porta di Santa Lucia. Della cinta medievale sopravvivono solamente la Porta Vecchia e il cassero. A partire dalla metà del XVI secolo, i Medici commissionarono a Baldassarre Lanci la progettazione delle nuove mura, con la caratteristica forma esagonale che presentano ancora oggi. Con l'avvento dei Lorena, nel XIX secolo fu decisa la trasformazione della cinta muraria in passeggiata e i camminamenti furono mutati in parco alberato.

Lungo la cinta muraria di Grosseto, partendo dalla parte settentrionale e muovendosi in senso orario, ritroviamo le seguenti architetture:

  • Porta Vecchia, la più antica porta cittadina, si apre all'angolo meridionale delle mura, consentendo il passaggio dell'antico tracciato della via Aurelia all'interno del centro storico.
  • Bastione Cavallerizza, costruito nel 1575, il bastione poligonale costituisce il vertice meridionale della cinta muraria, sviluppandosi a fianco della Porta Vecchia. Il giardino che vi è compreso lungo la passeggiata pedonale all'inizio del Novecento ospitava spettacoli durante la stagione estiva.
  • Porta Corsica, aperta lungo il tratto sud-occidentale delle mura durante il secolo scorso, permette i collegamenti tra il centro storico e la corrispondente area urbana semicentrale.
  • Bastione Molino a Vento, edificato anch'esso nella seconda metà del Cinquecento, costituisce il vertice sud-occidentale della cerchia muraria; originariamente vi si trovava un mulino a vento. Il giardino, che comprende aree per la coltura di agrumi, è ornato da una caratteristica vasca ottocentesca.
  • Bastione Garibaldi, realizzato nel 1577, costituisce il vertice nord-occidentale delle Mura di Grosseto. La denominazione è conferita dalla presenza del monumento a Giuseppe Garibaldi; sul bastione fu aggiunto, negli anni trenta del secolo scorso, un edificio moderno che attualmente ospita una sala da ballo.
  • Porta Nuova, costituiva la seconda porta di accesso al centro cittadino, sul lato settentrionale della cinta muraria. Una serie di interventi effettuati negli ultimi due secoli hanno determinato, prima l'abbattimento della porta e di un breve tratto delle mura attigue, successivamente il collocamneto di una cancellata in ferro e ghisa, la Barriera di Porta Nuova, definitivamente rimossa durante il secolo scorso.
  • Bastione Rimembranza, costruito nel 1577, costituisce il vertice settentrionale della cinta muraria. Durante il secolo scorso il suo giardino è stato trasformato in Parco della Rimembranza. Negli anni sessanta vi furono collocati anche alcuni resti archeologici rinvenuti, creando una sorta di passeggiata archeologica.
  • Bastione Fortezza, imponente complesso di forma pentagonale che costituisce il vertice nord-orientale della cerchia muraria. Terminato nel 1593, è costituito dal Bastione della Vittoria e dal Bastione di Santa Lucia (rivolti verso l'interno) e include il Cassero Senese, la Piazza d'Armi e la Cappella di Santa Barbara, che costituivano la cittadella fortificata di Grosseto.
    • Bastione di Santa Lucia, baluardo minore che costituisce il vertice nord-occidentale del Bastione Fortezza, racchiude il Cassero Senese sul lato rivolto verso il centro storico cittadino. Comprende una serie di cannoniere e una garitta perfettamente conservata, chiamata Casino della Sentinella. Sul lato interno è costituito da due baluardi minori, il Bastione di Santa Lucia a nord e quello della Vittoria a sud.
    • Cassero Senese, di origini trecentesche, è una delle fortificazioni che costituiva la primordiale cinta muraria medievale. Molto caratteristico è il doppio arco presente sul lato esterno, in cui è collocato lo stemma senese.
    • Porta di Santa Lucia, costruita tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, si apre presso il Cassero Senese che venne edificato poco tempo dopo. Originariamente si apriva lungo il tratto orientale della cinta muraria medievale.
    • Piazza d'Armi, di forma rettangolare, si apre nel cuore del Bastione Fortezza. Vi si affacciano una serie di edifici di origini cinquecentesche, tra cui anche la Cappella di Santa Barbara. Nella piazza vi è collocato un coevo pozzo, con cisterna interrata, per la raccolta e la conservazione dell'acqua.
    • Pozzo della Fortezza, pozzo-cisterna di forma ottagonale fatto costruire dai Medici nel 1590, si trova al centro di Piazza d'Armi. In passato raccoglieva l'acqua piovana che veniva raccolta, depurata e conservata nell'ampia cisterna interrata al di sotto della pavimentazione della piazza.
    • Cappella di Santa Barbara, cappella militare cinquecentesca originariamente dedicata a Santa Lucia, è inglobata in altri edifici di origini coeve. Fino a metà Ottocento, vi venivano tumulate le salme dei militari caduti.
    • Bastione della Vittoria, situato al vertice meridionale del Bastione Fortezza, include una serie di cannoniere e conserva ancora una garitta, denominata anch'essa Casino della Sentinella.
  • Bastione Maiano, il più antico bastione, fu costruito nel 1566, quasi un decennio prima della ristrutturazione medicea delle mura; costituisce il vertice sud-orientale della cerchia muraria. Sul bastione vi si trovava il caratteristico Casino delle Palle, garitta così denominata per lo stemma mediceo che vi era collocato, distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

Altre cinte murarie[]

  • Mura di Istia d'Ombrone: una prima fortificazione fu costruita tra il IX e il X secolo a protezione del borgo, dove sorgeva l'area signorile che comprendeva anche una residenza dei vescovi di Roselle. Successivamente altre ristrutturazioni si verificarono tra il XII e il XV secolo. Lungo le mura si aprono due porte: la Porta Grossetana, in posizione sud-occidentale, e la cosiddetta Portaccia, rivolta verso nord-est.
  • Mura di Batignano: durante il XII secolo fu realizzata una prima fortificazione per difendere l'area signorile situata nella parte sommitale dell'abitato. Tra il XIII e il XIV secolo furono costruite le nuove mura che delimitarono un'area più ampia dopo lo sviluppo del borgo nel corso degli anni. Lungo il perimetro si aprono la Porta Grossetana, verso ovest, e la Porta Senese, rivolta a est.
  • Mura di Montepescali: la prima fortificazione del borgo fu costruita tra il X e l'XI secolo, per poi essere ampliata nei secoli successivi a partire dal XIII secolo. Sono riconoscibili oggi le due porte di accesso (Porta Vecchia e Porta Nuova), due torrioni denominati torre del Belvedere e torre del Guascone, e il caratteristico baluardo a tre punte, parzialmente modificato nei primi del XX secolo per permettere l'allargamento delle sede stradale.

Fortificazioni e torri[]

  • Forte di San Rocco, situato nella frazione di Marina di Grosseto, si tratta di un complesso fortificato realizzato nel 1793 dal granduca Ferdinando III con funzioni di avvistamento. Attualmente è adibito ad uso residenziale.
  • Forte delle Marze, situato nel tratto costiero che da Marina di Grosseto arriva a Castiglione della Pescaia, si tratta di una struttura fortificata realizzata nel XVIII secolo sul luogo di una precedente torre di avvistamento, e svolse funzioni di avvistamento, difesa e raccolta del sale. Trasformato successivamente in una lussuosa villa, è ancora oggi di proprietà privata.
  • Tino di Moscona, situato sul Poggio di Moscona, altura che si eleva a nord-est della città di fronte all'area archeologica di Roselle, è una struttura muraria circolare risalente al periodo alto-medievale. L'area risulta abitata sin dal periodo villanoviano, ma è stata del tutto abbandonata dopo la conquista senese di Grosseto.
  • Torre Trappola, situata nell'area costiera della foce dell'Ombrone, nei pressi di Principina a Mare, risale al periodo medievale come magazzino per il sale delle vicine paludi. Nel XVIII secolo fu ristrutturata e adibita a dogana. Attualmente è utilizzata come struttura ricettiva.

Siti archeologici[]

  • Parco archeologico di Roselle: tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie al contributo dell'archeologo Aldo Mazzolai, la città etrusco-romana di Roselle è stata scavata e trasformata in un parco archeologico. Il sito racchiude i resti dell'antica città, dalla sua fondazione in epoca etrusca, al suo splendore di città romana, fino alla sua travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono dell'insediamento a vantaggio della città di Grosseto, dove venne anche trasferita la sede vescovile. Si conservano buona parte delle antiche mura ciclopiche di età arcaica (VI sec. a.C.); la casa etrusca de il foro romano, piazza principale della città sui si affacciano i resti della basilica, sede del tribunale e luogo di discussione di affari; l'augusteo (I sec. d.C.), edificio destinato al culto imperiale; un tempietto (I sec. d.C.); la domus dei mosaici, ricca abitazione privata di cui si conservano ampi mosaici pavimentali; la basilica dei Bassi sede delle statue e dei ritratti dell'omonima famiglia romana. Alle pendici della Collina Nord si osservano i resti delle terme di età adrianea (II sec. d.C.) poi divenute sede della più antica cattedrale cristiana di Roselle (VI Sec. d.C.). Sulla collina Nord sorge la casa etrusca dell'impluvio e l'anfiteatro di forma ellittica (I sec. d.C.)
  • Lo Scoglietto: località situata all'interno del Parco naturale della Maremma, nell'area tra Alberese e la foce dell'Ombrone, in cui sono stati rinvenuti insediamenti frequentati in un lungo periodo tra il I secolo a.C. ed il VI secolo d.C. È stata documentata sul luogo la presenza di un tempio romano dedicato a Diana Umbronensis, di cui rimangono alcune strutture murarie, e di uno più recente di cui si ignora l'attribuzione.

Aree naturali[]

  • Parco naturale della Maremma, area protetta regionale istituita nel 1975, è uno dei parchi più importanti della Toscana e prende parte del territorio comunale di Grosseto a sud delle frazioni di Rispescia ed Alberese. Nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette.
  • Riserva naturale Diaccia Botrona, area naturale protetta di interesse provinciale, è stata istituita nel 1991 ed è caratterizzata da un ambiente tipico palustre. L'area umida costituisce l'ultimo esempio rimasto dell'antica palude che si è sviluppata dall'antico lago Prile, dopo le bonifiche effettuate nei primi del XX secolo.
  • Pineta del Tombolo, pineta costiera che si sviluppa a nord della foce dell'Ombrone, nei pressi di Principina a Mare, fino a raggiungere Castiglione della Pescaia passando per l'abitato di Marina di Grosseto. Nell'estate del 2012 un incendio doloso ha distrutto una vasta area nei pressi di Marina ed è in atto un progetto di rimboschimento.

Società[]

Evoluzione demografica[]

Grosseto conta (marzo 2012) 82.230 abitanti registrando ancora una buona fase di crescita, dopo essere stata per anni il capoluogo di provincia meno antropizzato della Regione; la città sembra espandersi secondo direttrici urbanistiche delineate dalla attenta programmazione territoriale, che si è definita nel tempo. Inoltre, va rilevata una espansione demografica costante, senza cioè conoscere pause o arretramenti, dal dopoguerra ad oggi, forse a segnare un incremento economico (agricoltura di qualità, turismo) con basi solide, non soggetto a situazioni di crisi o di regressione.

Grosseto, al momento dell'Unità d'Italia, con i circa 4.700 abitanti risentiva ancora dell'effetto negativo causato dalla presenza della malaria che caratterizzava gran parte delle aree pianeggianti della Maremma. All'inizio del Novecento, la popolazione era già raddoppiata, superando le 9.600 unità. Da allora, la crescita è proseguita in modo esponenziale fino al 1981, grazie all'arrivo di numerosi immigrati, prima dall'Italia nord-orientale (Veneto in primis) grazie alla riforma agraria e nei decenni successivi anche da altre regioni, soprattutto dell'Italia meridionale. Dal 1981 in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal 1991; nel 2001 viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.

Di seguito è riportato il numero degli abitanti di Grosseto secondo i dati ufficiali dei censimenti dell'ISTAT.

  • 1861: 4724 abitanti
  • 1871: 5747 abitanti
  • 1881: 6783 abitanti
  • 1901: 9694 abitanti
  • 1911: 11875 abitanti
  • 1921: 17059 abitanti
  • 1931: 23088 abitanti
  • 1936: 26383 abitanti
  • 1951: 38190 abitanti
  • 1961: 51730 abitanti
  • 1971: 62590 abitanti
  • 1981: 69523 abitanti
  • 1991: 71257 abitanti
  • 2001: 71263 abitanti
  • 2011: 78630 abitanti

Etnie e minoranze straniere[]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 6.094 persone, pari al 7,55% della popolazione totale.

Religione[]

La città è sede dal 1138 della diocesi di Grosseto, erede dell'antica diocesi di Roselle. Il principale edificio di culto della diocesi è costituito dalla cattedrale di San Lorenzo. La residenza del vescovo è presso Palazzo Ariosti, in Corso Carducci.

Tradizioni e folclore[]

  • Festa di San Lorenzo: festa patronale della città che si svolge annualmente ogni 9 e 10 agosto. Il momento più suggestivo è sicuramente quello della processione della sera del 9 agosto che attraversa le vie del centro cittadino, prima di concludersi in cattedrale con la benedizione impartita dal vescovo. La processione è aperta da un carro trainato dai buoi maremmani di Alberese, attraverso il tradizionale giogo. Sul carro prende posto il vescovo e viene esposta la statua lignea del santo durante il passaggio lungo le vie del centro storico. Il carro è seguito dai butteri a cavallo con la loro tradizionale divisa di abbigliamento; subito dopo sfilano lungo il corteo religioso le autorità cittadine, i sacerdoti delle varie parrocchie della diocesi e i fedeli in preghiera.
  • Festa di San Rocco: festa patronale della frazione di Marina di Grosseto, costituisce anche il principale evento turistico e d'attrazione della stagione balneare. Ogni 16 agosto, prima della mezzanotte, i festeggiamenti raggiungono il culmine con il suggestivo spettacolo pirotecnico, durante il quale i fuochi d'artificio illuminano il mare e la spiaggia affollata di spettatori.
  • Canti del maggio: antichi riti della civiltà e della tradizione contadina che prevedevano la diffusione dei canti di questua per l'augurio di un'ottima annata agricola. I canti sono praticati dai cosiddetti maggiolatori o maggiaioli, che in alcune aree rurali, la notte tra il 30 aprile e il 1º maggio, rievocano questa tradizione del passato, muovendosi da un podere all'altro, cantando poesie estemporanee: la più famosa festa del maggio si svolge nella frazione di Braccagni.

Istituzioni, enti e associazioni[]

  • Questura/Polizia di Stato: piazza Giovanni Palatucci, 1.
    • Sezione Polizia Ferroviaria: stazione Grosseto FS - piazza Guglielmo Marconi, 16.
    • Sezione Polizia Postale sezione Grosseto: viale Giacomo Matteotti, 1.
  • Comando provinciale Carabinieri: piazza Alfonso Lamarmora/viale Francesco Ferrucci, 32.
  • Comando provinciale Vigili del Fuoco: via Paolo Carnicelli, 2.
  • Comando provinciale Guardia di Finanza: piazza del Popolo, 2.
  • Comando provinciale Corpo Forestale: piazza del Risorgimento, 13.
  • Comando di Polizia municipale: piazza Alfonso Lamarmora, 1.
  • Aeronautica Militare: via Castiglionese, 68 (4º Stormo); via Castiglionese, 201 (Centro Militare Veterinario).
  • Esercito Italiano: via Senese, 191 (3º reggimento Savoia Cavalleria).
  • Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera sez. Marina di Grosseto: Porto turistico, 16 - Marina di Grosseto (delegazione di spiaggia).
  • Tribunale Civile e Penale: piazza Giovanni Fabbrini, 24.
  • Casa circondariale di Grosseto: via Aurelio Saffi, 23.
  • Archivio di stato: piazza Ettore Socci, 3.

Cultura[]

Istruzione[]

Biblioteche[]

A Grosseto è presente la Biblioteca Chelliana, la principale biblioteca della provincia con un patrimonio librario di oltre 100.000 volumi, tra cui trentaquattro incunaboli e duecentocinquanta manoscritti. Fondata nel 1860 per volontà del canonico Giovanni Chelli, la sede storica dell'istituzione è Palazzo Mensini, nel centro storico, anche se dal 1994 la biblioteca è ospitata nell'edificio della ex scuola media Giuseppe Ungaretti di piazza Carlo Cavalieri, al civico 9, nel decentrato quartiere Europa. All'interno è situato anche l'archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, fondato da Roberto Ferretti nel 1979.

In città si trovano anche: la biblioteca della Fondazione Luciano Bianciardi (via De Pretis 32-34); la biblioteca del centro di documentazione pedagogica (via Saffi 17); la biblioteca del CEDAV – Centro di documentazione arti visive (via Mazzini 97); la biblioteca del centro di documentazione per l'educazione alla salute ASL9 (via Don Minzoni 5); le biblioteche del museo archeologico e d'arte della Maremma (piazza Baccarini 3) e del museo di storia naturale della Maremma (strada Corsini 5); la biblioteca del Polo liceale grossetano (piazza Etrusco Benci); la biblioteca del seminario vescovile Primo Gasbarri (via Ferrucci 11); la biblioteca dell'istituto storico della Resistenza (via dei Barberi 61); la biblioteca dell'istituto tecnico commerciale Vittorio Fossombroni (via Sicilia 45).

Scuole[]

La città di Grosseto è sede di scuole medie superiori di varia tipologia: licei, istituti tecnici, commerciali, industriali, professionali.

Scuole dell'infanzia
  • Scuola dell'infanzia di via De Amicis Barbanella
  • Scuola dell'infanzia di via Papa Giovanni XXII
  • Scuola dell'infanzia di viale Einaudi
  • Scuola dell'infanzia di viale Brigate Partigiane
  • Scuola dell'infanzia di via Adda/Adige
  • Scuola dell'infanzia di via Mazzini
  • Scuola dell'infanzia di via Sicilia
  • Scuola dell'infanzia di via Jugoslavia
  • Scuola dell'infanzia Pollino
  • Scuola dell'infanzia Rugginosa
  • Scuola dell'infanzia Stiacciole
  • Scuola dell'infanzia Spergolaia-Alberese
  • Scuola dell'infanzia Marina di Grosseto
  • Scuola dell'infanzia Rispescia
  • Scuola dell'infanzia San Martino
  • Scuola dell'infanzia Vallerotana
Scuole elementari
Barbanella Centro Gorarella Pace
  • Via Rovetta/via Prati Paride Pascucci
  • Via De Amicis Renato Fucini
  • Via Anco Marzio Andrea da Grosseto
  • Via Mascagni/via Corelli Guglielmo Marconi
  • Via Scansanese Pietro Aldi
  • Via Mazzini Giovanni Tombari
  • Paritaria Sant'Anna
  • Viale Giotto
  • Viale Einaudi
  • Via Sicilia Aristide Gabelli
  • Via Jugoslavia Salvo D'Aquisto
  • Via Monte Bianco Enrico Toti
Scuole medie
  • Scuola media Dante Alighieri
  • Scuola media Galileo Galilei
  • Scuola media Giovanni Pascoli
  • Scuola media Giuseppe Ungaretti
  • Scuola media Giambattista Vico
  • Scuola media paritaria Madonna delle Grazie
  • Scuola media di Marina di Grosseto Giovanni Fattori
Scuole superiori
  • Liceo classico Giousè Carducci-Bettino Ricasoli
  • Liceo scientifico Guglielmo Marconi
  • Liceo statale magistrale Antonio Rosmini
    • Liceo linguistico
    • Liceo sociopsicopedagogico
    • Liceo delle scienze sociali
  • Istituto tecnico per geometri Alessandro Manetti
  • Istituto tecnico industriale Porzio Porciatti
  • Istituto tecnico commerciale Vittorio Fossombroni
  • Istituto tecnico agrario Leopoldo II di Lorena
  • Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Luigi Einaudi
  • Polo Luciano Bianciardi
    • Liceo artistico
    • Liceo musicale
    • Istituto tecnico grafica e comunicazione
    • Istituto professionale grafico multimediale
    • Istituto professionale gestione aziendale
  • Liceo classico paritario Giovanni Chelli
  • Liceo scientifico paritario Giovanni Chelli
  • Liceo linguistico paritario William Blake

Università[]

A Grosseto è situato il Polo Universitario Grossetano. Attualmente è possibile frequentare i corsi di economia, giurisprudenza, scienze infermieristiche, scienze politiche, scienze dell'educazione/formazione, scienze storiche/del patrimonio culturale (archeologia) e di imprese agroalimentari/ambiente. L'università è ospitata nel palazzo del vecchio ospedale in via Ginori.

Musei[]

Grosseto conta all'interno del proprio territorio comunale importanti complessi museali, percorsi didattici e aree interessate da visite guidate, tra i più significativi della provincia.

I seguenti musei fanno parte della rete provinciale Musei di Maremma:

Il museo di storia naturale comprende anche le sedi distaccate dell'Acquario comunale di Grosseto – attualmente non aperto al pubblico – e dell'Osservatorio comunale in località Roselle. Presso la frazione di Montepescali, inoltre, è situato il piccolo Museo di storia locale Ildebrando Imberciadori.

Attualmente sono in fase di progettazione due nuovi musei: il Museo del buttero ad Alberese ed il Museo dell'acqua dell'Acquedotto del Fiora, presso la fattoria di Grancia.

Media[]

Radio[]

Le radio che hanno sede a Grosseto sono RBC Radio Barbanella City, Radio Grifo e Radio Grosseto. La più importante, RBC Radio Barbanella City, è stata fondata nel 1978 e la sua area di copertura si estende all'intera provincia grossetana, comprese le isole del Giglio e dell'Elba.

Stampa[]

  • Atti del museo di storia naturale, rivista periodica di carattere scientifico-naturalistico nata nel 1983 per volere di Giuseppe Guerrini, fondatore del museo di storia naturale della Maremma.
  • La Sentinella del Braccagni, periodico di tradizioni popolari e vita di paese, tratta maggiormente dei problemi e della riscoperta delle tradizioni della Maremma, legate alla frazione di Braccagni.

Tra le riviste si segnala l'interessante Architetture Grosseto, periodico di circa cento pagine a volume incentrato sull'architettura contemporanea in Maremma, che tuttavia non è però stampato a Grosseto, bensì dalla casa editrice ETS di Pisa.

A Grosseto sono inoltre situate le redazioni locali dei tre maggiori quotidiani del territorio: Il Corriere di Maremma (via Oberdan), Il Tirreno (via Oberdan) e La Nazione (via Rattazzi).

Sempre in città ha inoltre sede una delle principali case editrici della provincia, la Innocenti Editore, fondata nel settembre del 1997 da Mario Innocenti insieme al figlio Stefano. La sede è in via Sardegna, 32.

Cinema[]

Sale cinematografiche
Attive
  • Cinema Stella, già Teatro del Dopolavoro Ferrovieri, viale Mameli.
  • Cinema The Space, già Planet Multicinema, via Canada.
Inattive o scomparse
  • Cinema Europa, viale Europa.
  • Cinema Excelsior, all'interno di Palazzo Pallini, corso Carducci.
  • Cinema Leopoli, piazza Esperanto, scomparso.
  • Cinema Marraccini, già Cinema Savoia, via Mazzini.
  • Cinema Moderno, via Tripoli.
  • Cinema Splendor, demolito per fare posto al Cinema Savoia.
  • Cinema Splendor di Barbanella, chiuso negli anni ottanta, fu anche cinema a luci rosse.
  • Cinema Astra, già Cinema Principe Umberto, meglio conosciuto come Il Pidocchino, all'interno di Palazzo Palandri, via Tripoli.
  • Cinema Odeon, già Cinema Roma, all'interno del palazzetto del Doposcuola Madonnina del Grappa, via Roma.
  • Teatro degli Industri, ospitò anche proiezioni cinematografiche.
  • Cinema Ariston a Marina di Grosseto, trasformato poi nella discoteca Four Roses.
  • Cinema Manzoni a Marina di Grosseto.
Film girati a Grosseto
  • Barabba (1961): campagna grossetana.
  • Il sorpasso (1962): campagna grossetana.
  • La vita agra (1964): campagna grossetana.
  • Un posto ideale per uccidere (1971).
  • La cicala (1980): Grosseto.
  • Non ci resta che piangere (1984): Marina di Alberese e Cala di Forno.
  • È arrivato mio fratello (1985): Parco naturale della Maremma.
  • Speriamo che sia femmina (1985): colline maremmane.
  • Domani accadrà (1988): Alberese e Parco naturale della Maremma.
  • Al lupo al lupo (1992): Parco naturale della Maremma.
  • Bonus Malus (1993): Grosseto.
  • Si ruba con gli occhi (1995): Parco naturale della Maremma.
  • Tiburzi (1996): campagna grossetana.
  • Viola bacia tutti (1997): Batignano.
  • Pinocchio (2002): Marina di Alberese e Parco naturale della Maremma.
  • Dalla finestra aperta (2007): Grosseto.
  • Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia, miniserie TV (2008): Nomadelfia.
  • Manuale d'amore 3 (2010): Grosseto (Villa Pizzetti), Acquisti.
  • Questo mondo è per te (2011): Grosseto.
  • Giochi d'estate (2011): Marina di Grosseto, Gorarella.

Televisione[]

A Grosseto ha sede la rete televisiva TV9, multiplex regionale (UHF 48). La storica rete maremmana Teletirreno è invece stata chiusa nel 2011 poco prima del bando per le assegnazioni delle frequenze digitali delle televisioni analogiche.

Internet[]

La città di Grosseto dispone di numerosi punti di accesso al servizio internet gratuito provinciale Maremma wi-fi: nel centro storico presso piazza Dante, piazza San Francesco, via Saffi e la fortezza; nei quartieri urbani presso la Cittadella dello Studente, il velodromo Montanelli e la scuola di viale Einaudi (Gorarella), l'APT di via Monterosa e la Biblioteca Chelliana di piazza Cavalieri (Europa), il parco Ombrone (Alberino); e infine nelle frazioni presso il centro fiere di Braccagni, la piazza del Combattente ad Alberese, via del Tirreno a Principina a Mare, la sede della circoscrizione, dell'infopoint, via XXIV maggio ed il lungomare di Marina di Grosseto.[3]

Cucina[]

  • Schiaccia alla pala
  • Schiaccia con cipolle e acciughe
  • Acquacotta

Entrmbi i tipi di schiacce (schiacciate) sono tipiche della città di Grosseto.

Eventi[]

Tra gli eventi di maggiore richiamo a Grosseto sono da ricordare il festival musicale di Cava Festival, al Parco di Pietra di Roselle, e soprattutto la manifestazione nazionale di Festambiente, nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Legambiente "Il Girasole", nel borgo di Rispescia: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi che vanno dalla sana alimentazione, salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani, alla tutela delle tradizioni e culture locali e così via. Un altro evento di rilievo è la kermesse enogastronomica di Maremma Food&Wine Shire, dal 2013 organizzata nel centro storico cittadino.

Geografia antropica[]

Urbanistica[]

Centro storico[]

Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata che, a livello urbanistico, lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di Porta Nuova dove nel corso del XIX secolo fu demolita la porta cittadina, riempito il terrapieno del fossato e abbattuto un piccolo tratto di cortina muraria.

L'attuale centro storico è il risultato della ricostruzione cinquecentesca delle mura, durante la quale assunsero un perimetro maggiore che allargò la superficie del centro storico cittadino rispetto al tessuto urbano medievale; tuttavia, la realizzazione delle mura medicee comportò l'abbattimento di molti edifici di epoca medievale, tra cui anche alcuni complessi religiosi, che sorgevano al di fuori del preesistente centro cittadino lungo il perimetro dove poi è sorta l'attuale cinta muraria bastionata di forma esagonale. Nonostante l'ampliamento di epoca rinascimentale, il centro storico di Grosseto risulta ancora oggi di dimensioni piuttosto raccolte e contenute che consentono di poterlo visitare facilmente, grazie anche alla pedonalizzazione totale di molte strade. L'area delimitata dalle mura è interamente pedonalizzata, con possibilità di accesso in determinate fasce orarie per il carico e scarico e per i residenti con apposito permesso.

Area urbana[]

L'area urbana della città di Grosseto si estende per pochi chilometri quadrati al di fuori della cinta muraria che racchiude il nucleo storico.

Durante il XIX secolo si sono sviluppati nuclei abitativi in senso centrifugo, dei quali sono ravvisabili i palazzi in stile liberty lungo la via che conduce alla stazione ferroviaria; nei primi decenni del XX secolo furono costruite chiese monumentali a delimitare la nuova estensione dell'area urbana, alcune in stile neomedievale (chiesa di San Giuseppe e chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo), altre in stile moderno-funzionalista (basilica del Sacro Cuore).

Quattro sono i grandi quartieri urbani di Grosseto, il quartiere Centro, la parte più antica, i quartieri di Gorarella e Barbanella, sviluppatisi a partire dall'Ottocento dopo le bonifiche, e il quartiere Pace, così chiamato perché realizzato negli anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, ancora in espansione.

Negli ultimi decenni l'espansione è proseguita verso sud (avvicinandosi in alcuni punti all'argine della golena destra dell'Ombrone), verso est (fin quasi alle porte del moderno abitato di Roselle), verso nord (fino all'area industriale ed artigianale in prossimità dello svincolo della Variante Aurelia di Grosseto nord) e verso ovest (lambendo l'area aeroportuale). Nonostante la recente espansione, il contesto urbano è inquadrabile all'interno di una più vasta area rurale che include le varie frazioni, le quali hanno mantenuto ancora oggi caratteri territoriali ed urbanistici ben distinti tra loro e rispetto al centro cittadino.

Parchi urbani[]

Grosseto è considerata una città molto verde per la presenza di aree attrezzate e parchi in ogni luogo della città.

I grandi parchi urbani a Grosseto sono due:

  • Il Parco di via Giotto, situato nel quartiere Gorarella, è grande 6,4 ettari e ospita, oltre a 650 piante e arbusti, anche il Massimo Falsetti Cricket Field, uno skatepark, un velodromo da 3,5 km, una palestra per arrampicata, e un laghetto abitato da germani reali.
  • Il Parco urbano del fiume Ombrone Silvano Signori, conosciuto anche come Parco di via Leoncavallo, situato all'Alberino, è il più recente, inaugurato nel 2007, è vasto 10 ettari e ospita 750 piante e arbusti, oltre che una pista di pattinaggio, una piazza, percorsi ciclabili di 2 km e due laghetti naturali.

Le aree attrezzate per i bambini sono invece 37, sparse in tutti i quartieri della città e nelle frazioni. Fra queste spicca il parco giochi di via Ximenes, oggi parco giochi Renato Pollini, progettato e realizzato durante l'amministrazione diretta dal sindaco Renato Pollini alla fine degli anni cinquanta, recentemente ristrutturato e dedicato alla sua memoria.

Suddivisioni amministrative[]

Il territorio comunale è stato suddiviso fino al 2011 in otto circoscrizioni comunali, unica suddivisione ufficiale del territorio, che possedevano alcuni poteri amministrativi e avevano degli organi elettivi, i consigli di circoscrizione.

Le circoscrizioni erano:

Attualmente non esiste però una suddivisione ufficiale interna al comune, anche se è in corso di realizzazione un'istituzione di consigli di quartiere.

Suddivisioni storiche[]

Terzieri[]

In epoca medievale il centro storico di Grosseto era suddiviso in terzieri, ma tale ripartizione è andata a scomparire nel corso dei secoli. Attualmente ci si riferisce al centro semplicemente come centro storico, senza alcuna divisione interna.

  • Terzo di Città, la parte centrale, dove sorgono l'attuale piazza Dante e il duomo, più i vicoli adiacenti.
  • Terzo San Giorgio, la parte meridionale, la zona di Porta Vecchia e piazza del Sale.
  • Terzo San Pietro, la parte settentrionale, dove si trova la chiesa di San Pietro (da qui il nome), piazza Baccarini, piazza San Francesco e l'area di Porta Nuova.

Sobborghi[]

Le zone sorte nelle immediate vicinanze del centro storico, all'esterno delle mura medicee, sono note comunemente con il nome di sobborghi e si tratta dei primi insediamenti sorti al di fuori del perimetro murario: il sobborgo di Porta Nuova, Borgo Tripoli e il sobborgo di Porta Vecchia furono i primi a nascere, sulla fine del XIX secolo, per poi svilupparsi incessantemente a partire dagli anni venti del secolo successivo. Nella prima metà del XX secolo si sviluppò poi il sobborgo di Porta Corsica, dopo l'abbattimento di un tratto di cinta muraria a ovest per permettere la realizzazione dell'arco d'accesso.

Quartieri e zone[]

Seppure non riconosciuti ufficialmente, è possibile dividere l'area urbana della città di Grosseto in più quartieri, noti e riconosciuti dagli abitanti della comunità.

  • Alberino: quartiere che si sviluppa ad est del centro storico, lambisce l'argine destro del fiume Ombrone. Un tempo località geografica, l'Alberino è diventata una zona urbana dopo l'espansione della città a est e la costruzione dell'area residenziale PEEP di via Leoncavallo. Negli anni novanta, dopo la costruzione dell'area PEEP Fosso dei Molini, è iniziato un intervento di recupero della zona, e nel 2007 è stato inaugurato il Parco urbano del fiume Ombrone, intitolato a Silvano Signori, vasto 10 ettari, che ospita 750 piante e arbusti, oltre che una pista di pattinaggio, una piazza, percorsi ciclabili di 2 km e due laghetti naturali. Numerose sono le fattorie che si trovavano in quest'area di campagna e che si sono poi ritrovate inglobate nel tessuto urbano cittadino: ricordiamo la fattoria Saracina, restaurata di recente, la fattoria Campini e la fattoria Fanucci.
  • Barbanella: popoloso quartiere situato ad ovest della ferrovia, sorge in una zona anticamente definita Barbanellum, nome che deriva dalle condizione del terreno e dal tipo di vegetazione che si trova in quest'area: in greco barboreos significa pantano o acquitrino. Il primo documento relativo al quartiere risale al 1222, quando i grossetani concedettero alcune di quelle terre agli immigrati che desideravano ottenere la cittadinanza, affinché si adoperassero nelle opere di bonifica: nel documento la località era definita piscina Barbione, con riferimento agli acquitrini della palude castiglionese. Nel corso del XVIII secolo, Barbanella passò sotto il dominio dei fratelli Antonio e Ubaldo Andreini, e dopo la bonifica di Leopoldo II di Lorena la terra fu idonea per essere coltivata e sfruttata. Barbanella fu successivamente migliorata con la realizzazione del primo canale diversivo fra il 1829 e il 1830, e l'intero territorio fu acquistato dal barone Bettino Ricasoli nel 1855. Il primo nucleo urbano, sviluppatosi nelle campagne intorno alla storica fattoria di Ricasoli, risale agli anni venti e trenta e corrisponde oggi all'agglomerato di edifici compresi tra via Nazario Sauro e via Fabio Massimo, in prossimità della ferrovia, allora noto come quartiere San Giuseppe, dall'omonima chiesa. L'espansione continuò con la costruzione di villette a schiera lungo la via Castiglionese nel 1938, le cosiddette Case del Duce. Nel dopoguerra, nacquero le zone di edilizia popolare INA-Casa a nord di via Sauro tra il 1949 e il 1955, e nell'area compresa tra via Giusti, viale Uranio, via Cavalcanti e via Pascoli, tra il 1955 e il 1962, con la costruzione del “piazzalone”, centro servizi del quartiere, e del cosiddetto grattacielo di Barbanella.
  • Casalone: quartiere situato più a sud dell'area urbana, vi si trova l'area artigianale Casalone e il principale ippodromo della città di Grosseto. Qui si trova anche la storica fattoria del Casalone, edificio più antico della zona, che ha dato il nome al vicino ippodromo, costruito nel 1925 di fianco alla fattoria. Il Casalone ha poi iniziato la sua urbanizzazione negli anni ottanta, con la costruzione dell'area artigianale sviluppatasi intorno alla vecchia fornace Chigiotti. Con l'"accordo di programma Regione Toscana - Comune di Grosseto" del 14 gennaio 1994 viene avviato il progetto di realizzazione di un'area residenziale e di servizi a sud-est dell'ippodromo, nei pressi dell'argine destro del fiume Ombrone, le cui prime abitazioni sono state inaugurate nel 2003. Tra il 2008 e il 2010 la fornace Chigiotti, da anni in stato di abbandono, viene riqualificata, ristrutturata e trasformata in centro commerciale.
  • Cittadella: popoloso quartiere a nord del centro storico, è stato realizzato durante gli anni novanta del XX secolo e comprende al suo interno campi sportivi, aree commerciali, aree residenziali, un cinema, numerosi servizi, un'area artigianale di grandi dimensioni e nel 2006 è stata anche istituita una parrocchia autonoma.
  • Crespi: la zona si trova lungo l'Aurelia sud e porta questa denominazione per la presenza della storica fattoria Crespi. Nel 2006 è stato realizzato il complesso residenziale Il Glicine, oltre che al restauro dei complessi architettonici della fattoria Crespi.
  • Europa: si tratta dell'area della città di Grosseto che si sviluppa tra il viale della Pace e il viale Europa ed è stata la prima parte del quartiere ad essere sorta dopo la seconda guerra mondiale. Qui si trovano la basilica del Sacro Cuore e le cosiddette Case del Fosso costruite negli ultimi anni quaranta dopo l'interramento del fosso Barbanella nell'area appartenuta alla fattoria delle Sinitraie, che venne demolita. Qui inoltre si trovava una delle prime aree industriali realizzate a Grosseto, con il Foro Boario e il relativo mattatoio realizzati nel 1957 ad opera di Mario Luzzetti. Tra il 1971 e il 1979 è stato costruito il Villaggio Europa, area IACP composta da quattordici edifici, che avrebbe dovuto dare una nuova fisionomia ad una zona non regolata da piani urbanistici e che sarebbe dovuto diventare il nuovo centro del quartiere: qui si trova il palazzo della Procura della Repubblica, edificato nel 1982. Nel 1994 viene qui spostata la sede della Biblioteca Chelliana, evento che ha reso questa zona molto frequentata soprattutto dagli studenti, mentre sempre nello stesso periodo vengono qui trasferiti dalla vecchia sede di via Senese anche i vigili del fuoco, con la realizzazione della nuova caserma e l'inizio dei lavori per la nuova questura, terminati nel 2007. Sempre nel corso degli anni duemila è iniziato il processo di trasformazione della vecchia area industriale, ormai desueta, inglobata dall'urbanizzazione e troppo vicina al centro, in area residenziale, culminato con la sciocca demolizione dello storico complesso architettonico del Foro Boario avvenuta il 2 maggio 2012. L'area meridionale della zona consiste in un reticolo di vie intitolate alle regioni italiane, dotato di tutti i servizi, che lo rendono quasi una zona nella zona, ed è denominato appunto zona Regioni.
  • Fornacione: zona che si trova a est del centro storico in continuità con la zona dell'Alberino, vi si trovava una storica fornace, oggi trasformata nel centro commerciale Le Palme. Si sviluppa nell'area compresa tra via de' Barberi, via Brigate Partigiane e l'Aurelia sud. Qui si trova anche la Cittadella dello Studente, zona recintata che ospita il polo liceale cittadino e numerosi istituti superiori.
  • Gorarella: popoloso quartiere a ovest del centro storico, in direzione di Marina di Grosseto, appare per la prima volta nominato come località geografica in una carta risalente al 15 aprile 1353, quando il comune di Siena acquistò alcune proprietà di terra grossetana che erano possedimenti pisani; uno dei terreni comprati era situato, come si legge nella carta, «in loco dicto alagora», sulla strada che porta verso il porto, oggi scomparso, riconducibile alla odierna strada della Trappola. Nel Quattrocento, il territorio di Gorarella viene identificato come Brancolino, località appartenente all'Ospedale della Misericordia di Grosseto, poi venduta all'Ospedale di Santa Maria della Scala, nella quale carta si legge la presenza di una chiesa, intitolata a San Lazzaro, di una nave per l'attraversamento del fiume Ombrone, e di una via denominata «via che va al vado delagorarella». Nel 1854 Gorarella con la sua tenuta diviene proprietà di Vincenzo Ricasoli. Il quartiere sorse nei primi anni sessanta con la zona oggi chiamata zona Stadio, con le strutture sportive realizzate in occasione delle Olimpiadi di Roma. Il quartiere vero e proprio si è sviluppato ordinatamente tra il 1966 e il 1982 per opera del disegno urbanistico di Luigi Piccinato.
  • Poggione: la zona delimita la città a nord-ovest, e si sviluppa lungo la via Senese nei pressi dello svincolo della statale Aurelia e della E78, oltre che alle porte della frazione di Roselle. Prende il suo nome dalla tenuta del Poggione che vi si trova, storica fattoria oggi ristrutturata e adibita ad appartamenti. Zona da sempre a vocazione agricola, ha iniziato la sua urbanizzazione negli anni ottanta, con la costruzione di abitazioni lungo la via Senese. Nell'estate del 1999 si tenne qui il Campionato nazionale di motoaratura. Attualmente è in cantiere un progetto di lottizzazione, approvato nel 2012, che prevede la realizzazione di negozi, strutture ricettive e commerciali, nuova viabilità e circa nuove ottanta abitazioni su di un totale di 24.000 m³ di superficie edificabile.
  • San Giovanni: località geografica già riconosciuta nel Medioevo per la presenza della chiesa che le dà il nome, è oggi perlopiù conosciuta comunemente con il nome di Oliveto, in quanto l'intera area è stata trasformata in una zona residenziale d'élite a partire dalla fine degli anni settanta. Nei primi anni duemila è stata costruita nella zona una pista ciclabile che collega Grosseto con la frazione balneare di Marina di Grosseto, mentre nel 2010 è stata inaugurata la pista ciclabile Grosseto est, che lo collega con gli altri quartieri cittadini.
  • San Martino: situato al limite est del perimetro urbano di Grosseto, in direzione di Istia d'Ombrone e Scansano, si tratta di un piccolo distretto industriale sulle rive dell'Ombrone, dove si trovano il vecchio mulino per il drenaggio dell'acqua e la storica fornace di San Martino, oltre che la Diga della Steccaia del 1879, progettata da Vittorio Fossombroni, e il Ponte Tura, realizzato tra il 1829 e il 1831. Da sempre considerato come località abitata del comune di Grosseto, nel 2012 è divenuto quartiere della città dopo lo spostamento del perimetro urbano lungo la strada provinciale Scansanese prima dell'agglomerato di Casalecci.
  • Sugherella: l'area si sviluppa nei pressi della storica fattoria della Sugherella, ed è ancora in espansione. Sulle carte è spesso erroneamente riportata come Sugarella, ed era considerata località geografica prima che l'area fosse urbanizzata e inglobata nel tessuto urbano. Poiché il processo di urbanizzazione non è ancora completato, non presenta ancora una forma omogenea, in quanto l'opera è stata realizzata senza un progetto unitario, ma in piccoli interventi scollegati tra loro costruiti nell'arco di un lungo periodo di tempo. Le prime costruzioni infatti sono da far risalire agli anni ottanta, quando venne realizzata anche l'adiacente zona 167, mentre altre nel corso degli anni novanta, parallelamente all'edificazione del vicino quartiere Cittadella. Soltanto con un progetto del 2001 si è iniziato ad unire queste zone sparse con la costruzione di una grande area residenziale, seppure non ancora dotata di servizi. Tra il 2003 e il 2012 è costruito, su progetto di Alvido Benelli, il complesso residenziale Il Borgo (abitato dal 2006), agglomerato di villette mono o bifamiliari che si sviluppano su di una collinetta di 14 metri a nord del quartiere su un'area di 100.000 m². Lo storico edificio della fattoria della Sugherella, dopo anni di abbandono, è stato restaurato nel 2012 e adibito ad abitazioni, mentre nel 2013 è stato inaugurato un nuovo plesso scolastico in via Mozambico.
  • Tiro a Segno: piccola zona satellite di Barbanella, prende il suo nome dal campo del tiro a segno sportivo, in buona parte in disuso e trasformato in parco. Le prime costruzioni sono le piccole case basse realizzate a partire dagli anni cinquanta del XX secolo, ma ha assunto una precisa fisionomia a partire dagli anni novanta con la costruzione di numerose abitazioni e ville e di un centro commerciale nel 2008.
  • Verde Maremma: area residenziale satellite di Barbanella, immersa nel verde, si sviluppa lungo viale Uranio ed è nata nel decennio dal 1975 al 1985, la cui espansione è poi continuata negli anni novanta fino alla costruzione del complesso residenziale Le Gemme terminato nel 2006.
  • Villa Pizzetti: un'area residenziale PEEP ancora in fase di completamento, con i suoi 121.000 m³ di estensione, si tratta della più grande area di edilizia popolare mai realizzata a Grosseto. La zona è così denominata perché urbanizza la campagna situata a ovest della Villa Pizzetti, odierna sede dell'USL, fino alla lottizzazione del Villaggio Kennedy e l'aeroporto di Grosseto. Il progetto è stato approvato nel 2005 e suddiviso in ventisette lotti, inaugurati gradualmente ogni volta che qualcuno di questi veniva completato. L'intera area, che conta una popolazione complessiva di circa 1.500 unità, è passata in gestione al Comune nel settembre del 2012, con la presa di carico delle opere di urbanizzazione primaria, nonostante la zona fosse già abitata dal 2009, e ad oggi il cantiere è in fase di ultimazione.
  • 167 Nord: zona di edilizia popolare sorta tra il 1979 e il 1985, prima opera di urbanizzazione ad essere realizzata a nord del canale diversivo, che venne interrato e trasformato in parco. Costituisce oggi il centro del quartiere Pace, in quanto vi si trova la sede della circoscrizione numero 4. Qui si trova inoltre il maggiore ospedale della città, numerosi impianti sportivi, aree commerciali, la chiesa parrocchiale della Santa Famiglia, consacrata nel 1989, e le cosiddette Torri di Grosseto, tre grattacieli che caratterizzano lo skyline della città. Lungo la via Senese in direzione del Poggione si trova anche la sede di un reggimento Savoia Cavalleria, mentre in direzione del centro è situato il Parco Materiali Artiglieria del Ministero della Difesa.

Tra i piccoli quartieri presenti nell'area urbana di Grosseto meritano una menzione particolare i cosiddetti villaggi: si ricordano il Villaggio Kennedy, al limite ovest nei pressi dell'aeroporto; il Villaggio Azzurro, realizzato a Barbanella come alloggio dei militari di stanza a Grosseto; e soprattutto il Villaggio Curiel, costruito nei pressi del canale Diversivo negli anni trenta e inizialmente intitolato al gerarca fascista Costanzo Ciano, che doveva servire a dare un alloggio al proletariato dell'epoca.

Frazioni[]

  • Alberese, situato nel Parco naturale della Maremma, è un borgo sorto nella prima metà del XX secolo ai piedi della collina sulla quale è presente sin dal XVI secolo l'imponente villa granducale. Vi si trova il centro visite del parco.
  • Batignano: il castello ebbe importanza nel Medioevo grazie alla presenza di miniere di argento e di piombo situate nel suo territorio. I visconti, feudatari degli Aldobrandeschi, che controllavano il castello già nel XII secolo concessero un terzo dei minerali estratti alla repubblica senese. Nel 1213 gli Aldobrandeschi conferirono il beneficio di Batignano, con relativo territorio, al vassallo Manto da Grosseto. Siena si assicurò il controllo del territorio nel XIV secolo acquistando il castello dai Piccolomini. Nel XV secolo Batignano ospitò una immigrazione di coloni corsi. Nel 1738 fu riunito al comune di Grosseto.
  • Braccagni, frazione popolosa posta ai pedi della collina di Montepescali, lungo la ferrovia Tirrenica. Nelle vicinanze si tiene annualmente la Fiera del Madonnino, expo del comune di Grosseto.
  • Istia d'Ombrone, sorto come insediamento fortificato sul fiume Ombrone è citato per la prima volta in un documento dell' 862. Successivamente divenne sede temporanea del vescovo di Grosseto, a cui apparteneva, e dal XIII secolo fu sottomessa a Siena. Nel XV secolo fu feudo dei Piccolomini. Il centro storico conserva pregevoli monumenti di origini medievali.
  • Marina di Grosseto, frazione balneare del comune di Grosseto, è nata nel 1793 con il completamento della torre voluta da Ferdinando III di Toscana. Nota precedentemente con il nome di San Rocco, villaggio di pescatori con i suoi capanni di falasco e con qualche casetta in muratura e le caratteristiche baracche, si è trasformata nell'attuale località dove ville, moderni palazzi, ristoranti, banche, hanno creato una dimensione oramai cittadina.
  • Montepescali, situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, è nota con il soprannome di Balcone della Maremma. Sorto in epoca alto-medievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del XV secolo. Entrato a far parte del Granducato di Toscana, nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Il centro storico conserva pregevoli monumenti.
  • Principina a Mare, località balneare immersa nella pineta del Tombolo, è stata realizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo ed è oggi meta di numerosi turisti che cercano un luogo tranquillo lontano dai clamori dei grandi centri turistici.
  • Principina Terra, moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica fattoria di Principina, che ha conferito la denominazione anche al vicino complesso alberghiero. Oltre alla fattoria, sono da segnalare la cappella gentilizia e la moderna chiesa di San Carlo Borromeo, costruita nel 2009.
  • Rispescia, località situata a circa 10 km a sud di Grosseto, alle porte del Parco naturale della Maremma, si è sviluppato a partire dagli anni cinquanta del XX secolo come villaggio del bracciante, per volere dell'Ente Maremma. Alla periferia orientale della frazione si trova il centro di educazione ambientale di Legambiente che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di Festambiente.
  • Roselle, popolosa frazione poco a nord dell'area urbana della città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le terme, per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata una grande chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione.

Altre località del territorio[]

  • Acquisti, piccola località rurale situata nei dintorni di Braccagni, vi si trova la storica fattoria settecentesca degli Acquisti, con villa padronale, annessi e cappella gentilizia.
  • Barbaruta, località situata nelle campagne a nord-ovest della città, nelle vicinanze del confine con il territorio comunale di Castiglione della Pescaia. Al centro dell'abitato si trova la chiesa di San Benedetto.
  • Bottegone, piccola località rurale situata a nord della città, tra i territori di Roselle (a est) e Braccagni (ad ovest).
  • Casalecci, centro abitato situato a pochi chilometri dal perimetro orientale dell'area urbana della città, lungo la strada provinciale Scansanese. Si tratta di una tranquilla zona residenziale, realizzata a partire dal 1975, dove si trovano numerose ville e strutture ricettive.
  • Casotto dei Pescatori, piccolo centro abitato situato lungo la strada provinciale del Pollino, che collega la zona aeroportuale di Grosseto con Marina di Grosseto. Qui si trova la chiesa parrocchiale di San Vincenzo De' Paoli ed alcune aziende locali.
  • Cernaia, piccola località rurale situata nella campagna nei pressi del fiume Bruna al confine nord-ovest del territorio comunale di Grosseto con quello di Castiglione della Pescaia.
  • Commendone, località situata a nord della città, poco oltre il perimetro urbano, vi si trova la storica tenuta del Commendone, con l'elegante villa padronale e la fattoria. Attualmente l'area è sottoposta ad una forte opera di urbanizzazione che la vedrà nei prossimi anni inglobata alla città di Grosseto.
  • Grancia, località situata oltre il fiume Ombrone a sud della città, già frazione di Grosseto sin dal Medioevo, deve la sua importanza all'antica fattoria della Grancia, con villa padronale e cappella gentilizia. Qui è stato inoltre rinvenuto un interessante cimitero medievale, scavato dall'archeologo Aldo Mazzolai.
  • Il Cristo, piccolo centro abitato situato poco distante da Marina di Grosseto, è sorto nel XX secolo intorno alla cappella costruita a servizio dei lavoratori della vicina fattoria di San Vincenzo d'Elba.
  • Il Terzo, area rurale situata a nord di Grosseto, si sviluppa nel territorio della storica fattoria del Terzo, un tempo sede di un'importante azienda florovivaistica.
  • Madonnino, area rurale situata poco a nord di Braccagni, ospita il centro fieristico della città di Grosseto, dove si tiene, fra gli altri, l'expo del comune di Grosseto, noto comunemente proprio come fiera del Madonnino.
  • Marrucheto, area rurale situata nei pressi della strada provinciale 3 del Padule tra l'aeroporto ed il territorio castiglionese.
  • Nomadelfia, sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da don Zeno Saltini. L'intera località ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia, soprattutto nelle ore notturne quando si illumina nella campagna.
  • Ottava Zona, vasta area rurale che raggruppa più strade vicinali, tenute e poderi situati a sud di Grancia, fino alle colline ad est di Rispescia e Alberese.
  • Posto Raccolta Quadrupedi, località sorta come tenuta di caccia dei Lorena nel XVIII secolo, ospita dal 1860 il centro allevamento quadrupedi dell'Esercito Italiano. Oggi denominato Centro Militare Veterinario, si tratta del principale allevamento equino a livello nazionale. All'interno della struttura sono riconoscibili gli edifici risalenti all'epoca settecentesca, compresa la cappella gentilizia intitolata alla Natività di Maria.
  • Pianetto, piccola località che si sviluppa lungo il rettilineo della strada provinciale delle Collacchie tra il perimetro sud-occidentale dell'area urbana della città e Principina Terra. Vi sono situate alcune abitazioni e poderi aventi come centro la storica fattoria del Pianetto.
  • Poggetti Nuovi, piccola area ormai inglobata nella città di Grosseto, nella periferia nord, vi si trova l'omonima area artigianale.
  • Poggiale, località che sorge poco distante da Principina Terra, lungo l'omonima strada vicinale, avente come centro la vecchia fattoria del Poggiale.
  • Pollino, area rurale situata lungo l'omonima strada provinciale, di fronte all'aeroporto militare, in direzione Casotto dei Pescatori. Vi si trova anche una scuola materna a servizio dei numerosi poderi e case sparse nella campagna.
  • Querciolo, località già conosciuta nel Medioevo per la presenza di acquitrini e delle principali saline della città, è situata al limite dell'area urbana sud-occidentale in direzione Marina di Grosseto e qui si trova la storica fattoria del Querciolo.
  • Rugginosa, località di campagna situata a nord poco oltre il perimetro urbano cittadino, dopo l'area artigianale dei Poggetti Nuovi. Vi si trovano numerose ville e poderi, e anche una scuola materna.
  • Rugginosa Nuova, area rurale situata a pochi chilometri dalla Rugginosa.
  • San Lorenzo, area rurale situata nei pressi della strada provinciale della Trappola, poco a sud del quartiere Casalone, nel territorio un tempo facente parte della storica tenuta di San Lorenzo. Gli annessi, le fattorie e i poderi che componevano la tenuta sono oggi adibiti a strutture ricettive.
  • Spergolaia, piccolo agglomerato che si sviluppa nei territori della tenuta di Spergolaia, a metà strada tra Alberese e Marina di Alberese.
  • Squadre Basse, area rurale situata ad ovest della città, in direzione di Marina di Grosseto.
  • Squartapaglia, area rurale situata ad ovest della città, in direzione di Marina di Grosseto.
  • Trappola, località situata lungo l'omonima strada provinciale che collega Grosseto con Principina a Mare, è un piccolo abitato sulle rive del fiume Ombrone in un'area paludosa protetta. Qui si trovava l'antica tenuta della Trappola, comprendente numerose fattorie, come quella di San Carlo, San Mamiliano, La Voltina e l'antica fortificazione costiera della Torre Trappola.
  • Vallerotana, area rurale situata a nord della città, raggiungibile dalla strada provinciale dello Sbirro. Ospita il centro terapeutico riabilitativo di Vallerotana, fondato nel 1989, per la riabilitazione dei tossicodipendenti.
  • Versegge, area rurale situata a nord della città, poco distante dalla frazione di Braccagni.

Infrastrutture e trasporti[]

  • Strada statale 1 Via Aurelia, grande via di comunicazione che collega Ventimiglia a nord con Roma a sud, costituisce un tratto della strada europea E80. Per buona parte è autostrada A12, ma non è il caso del tratto da Rosignano Marittimo a Tarquinia, dove ha la funzione di superstrada. Il comune di Grosseto è servito da ben otto svincoli su questa superstrada: gli svincoli urbani di Grosseto nord, Grosseto centro, Grosseto est, Grosseto sud e gli svincoli per le frazioni di Braccagni, Montepescali (nord), Rispescia e Alberese (sud).
  • Strada europea E78 Grosseto-Fano, importante via di comunicazione trasversale che collega la città di Grosseto sul mar Tirreno con la cittadina di Fano sul mar Adriatico. Ancora non interamente realizzata, interessa nella sua totalità il tratto della strada statale 223 di Paganico, superstrada1 che unisce il capoluogo maremmano con Siena. Il comune di Grosseto è servito da tre svincoli su questa superstrada: lo svincolo di Grosseto centro, lo svincolo di Roselle e lo svincolo di Batignano.
  • Strada provinciale 152 Vecchia Aurelia, vecchio tragitto dell'Aurelia prima della costruzione della superstrada, ha inizio a nord dell'area urbana di Grosseto, presso la località della Rugginosa, e continua verso Follonica dopo aver attraversato la frazione di Braccagni e i territori comunali di Gavorrano e Scarlino.
  • Strada provinciale 158 delle Collacchie, ex strada statale insieme alla provinciale 159, collega la città a ovest con il mare presso Marina di Grosseto – attraversando la località di Principina Terra – per poi continuare seguendo il litorale verso nord in direzione di Castiglione della Pescaia e Follonica.
  • Strada provinciale 159 Scansanese, ex strada statale insieme alla provinciale 158, collega la città ad est con Scansano – attraversando le località di Casalecci ed Istia d'Ombrone – continuando poi in direzione di Manciano.

Stazioni ferroviarie[]

  • Stazione di Grosseto, stazione ferroviaria della linea Tirrenica Livorno-Grosseto-Roma e capolinea della ferrovia Grosseto-Siena, è situata a nel centro della città ed è classificata nella categoria Gold di RFI. Si tratta dello scalo più importante del territorio e punto di riferimento dell'intera Maremma. Nella prima metà del secolo la stazione fungeva anche da capolinea della ferrovia Cana-Arcille-Grosseto, lungo cui erano situate altre due stazioni del territorio comunale: la stazione di Istia d'Ombrone e la stazione di Grosseto Ansaldo.
  • Stazione di Montepescali, si trova ai limiti settentrionali del territorio comunale, presso la frazione di Braccagni, ai piedi della collina di Montepescali, nel punto di biforcazione tra la ferrovia Tirrenica e la linea Grosseto-Siena.
  • Stazione di Alberese, situata ai limiti meridionali del territorio comunale lungo la ferrovia Tirrenica, poco a sud della frazione di Alberese, è uno scalo servito attualmente solo da autobus. Poco più a nord dell'abitato si trovava anche la stazione di Rispescia, a servizio dell'omonimo borgo, oggi dismessa.

Porti[]

La città possiede un moderno approdo turistico inaugurato nel 2004 nella località balneare di Marina di Grosseto, alla foce del canale emissario San Rocco: il porto è infatti conosciuto come Marina di San Rocco.

Aeroporti[]

Grosseto e la Maremma sono servite dall'aeroporto Corrado Baccarini, situato a metà strada tra il capoluogo e il mare, scalo civile per voli charter e privati, attivo soprattutto durante la stagione turistica. L'infrastruttura è tuttavia nota a livello internazionale per essere uno dei principali aeroporti militari italiani, sede del 4° Stormo dell'Aeronautica militare.

Piste ciclabili[]

Dagli anni novanta in poi, sono state realizzate alcune piste ciclabili, per consentire i collegamenti suburbani ed extraurbani tra la città, alcune frazioni e il mare. I chilometri riservati alle biciclette sono in continua crescita, tanto che Grosseto risulta essere la prima città in Toscana (diciottesima in Italia) per i percorsi riservati ai ciclisti, con 15,39 metri ogni 100 abitanti[4]. La rete ciclabile viene utilizzata prevalentemente durante la stagione estiva, quando ai residenti si aggiungono numerosi villeggianti. Attualmente all'interno del comune di Grosseto si registrano 34 km di piste ciclabili.

Di seguito, è riportato l'elenco delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale di Grosseto.[5]

Oltre a queste piste ciclabili maggiori, in città esistono anche la pista ciclabile di viale Giulio Cesare, che collega il quartiere Gorarella con quello di Barbanella, quella di via della Pace, e quella di via Quarzo nella zona Verde Maremma.

Amministrazione[]

Dati generali[]

  • Sindaco: Emilio Bonifazi (2° mandato)
  • Sede: Piazza Duomo 1 - 58100 Grosseto (GR)
  • Telefono: 0564 488210 - Fax: 0564 21500

Amministrazioni precedenti[]

Gemellaggi e patti d'amicizia[]

  • Birkirkara, Malta
  • Cottbus, Germania
  • Dimitrovgrad, Bulgaria
  • Kashiwara, Giappone
  • Montreuil, Francia
  • Narbonne, Francia
  • Saintes-Maries-de-la-Mer, Francia

Sport[]

Grosseto è da sempre una città di solide tradizioni sportive.

I principali sport in città sono sicuramente il calcio e il baseball. L'Unione Sportiva Grosseto Football Club, fondato nel 1912, nel 2007-2008 ha disputato il suo primo campionato di Serie B della sua storia, dopo aver vinto la Supercoppa di Lega Serie C1, primo trofeo del suo palmares. Le partite di calcio casalinghe della formazione biancorossa si svolgono allo Stadio Carlo Zecchini. Il Grosseto ha militato nel campionato cadetto per un totale di sei stagioni, ininterrottamente dal 2007 al 2013, e attualmente compete nel campionato di Lega Pro Prima Divisione. Importantissimo sport per la città è sicuramente il baseball grazie alle imprese del Bbc Grosseto, quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia. Coppe Italia. Nel 2011 a causa della grave crisi finanziaria della società, la squadra fallisce divenendo Grosseto Baseball. Dopo un solo anno di attvità anche questa cessa di esistere, sostituita dalla Bbc Mastiff Grosseto. Le partite casalinghe vengono disputate sul diamante dello Stadio Roberto Jannella.

Rivestono una certa importanza anche il cricket, dove la formazione grossetana, il Maremma Cricket Club, in ventidue anni di storia è riuscita a vincere una Coppa Italia; il football americano, con i Condor Grosseto che hanno partecipato ai campionati di Serie B negli anni ottanta; e l'hockey su pista, con la storica società del Circolo Pattinatori Grosseto, fondata nel 1951, che ha militato in serie A per sei campionati tra il 1971 e il 1978. Anche l'ippica riveste una notevole importanza, con numerose gare nell'arco dell'anno che, nella stagione estiva, spesso si svolgono in notturna. L'impianto sportivo in cui si svolgono le varie gare di equitazione è l'Ippodromo del Casalone, uno dei più importanti a livello nazionale, situato nella parte sud della città.

Altri sport molto seguiti sono il basket, con il Grosseto Basket che milita in Serie C, la boxe, il calcio a 5, con la Cooperativa Atlante che milita in Serie B (ma con recenti trascorsi anche in A2) e la pallavolo, con l'Invicta Grosseto.

La città è anche uno dei principali centri italiani per l'atletica leggera: lo Stadio Carlo Zecchini ha infatti ospitato i Campionati europei juniores 2001 e i Campionati mondiali juniores 2004. Nell'estate 2010, più precisamente nei giorni 30 giugno e 1º luglio, è sede dei Campionati italiani assoluti di atletica leggera. Nel 2006 Grosseto è stata anche la sede dei Campionati Mondiali Militari di Scherma. Nel luglio 2013 la città ha ospitato, presso la frazione balneare di Marina di Grosseto, i campionati mondiali di vela formula 18.

Note[]

  1. Dato Istat al 30/09/2011
  2. Istat. Censimento 1861. Popolazione totale residente nel comune di Grosseto
  3. Maremma WiFi, Portale della Provincia di Grosseto.
  4. Piste ciclabili da record, Grosseto maglia rosa fra le città della Toscana, Il Tirreno, 6 maggio 2010.
  5. Piste ciclabili della provincia di Grosseto.
  6. Vice-sindaco.

Bibliografia[]

  • Autori Vari, Grosseto fuori Porta Nuova. Lo sviluppo di Grosseto a nord delle mura dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.
  • Antonio Cappelli, Lodovico il Bavaro e l'assedio di Grosseto, Note storiche, Grosseto, 1922.
  • Barbara Catalani, Marco Del Francia, Giovanni Tombari, Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e Provincia, ETS, Pisa, 2011.
  • Mariagrazia Celuzza, Guida alla Maremma antica, Siena, 1993.
  • Emilio Chiarini, Del Duomo di Grosseto, Grosseto, 1893.
  • Carlo Citter, L'edilizia storica di tre castelli medievali. Batignano, Istia d'Ombrone, Montepescali, I Portici, Grosseto, 1996.
  • Carlo Citter, Guida agli edifici sacri della Maremma, Nuova Immagine, Siena, 2002.
  • Roberto Farinelli, Riccardo Francovich, Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 2000.
  • Riccardo Francovich, Sauro Gelichi, Archeologia e storia di un monumento mediceo. Gli scavi nel "cassero" senese della Fortezza di Grosseto, De Donato Editore, Bari, 1980.
  • Annarosa Garzelli, Il Duomo di Grosseto, Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.
  • Sara Goi, Mario Innocenti, Emanuele Turbanti, Il Pidocchino e gli altri cinema di Grosseto... dal 1906 al 2006. Briciole di storia, Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.
  • Giuseppe Guerrini, La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni, Roccastrada, 1996.
  • G.S.E., Grosseto. Guida essenziale della città e del suo territorio comunale, Grosseto, 2009.
  • Mario Innocenti, Stefano Innocenti, Marina di Grosseto, Grosseto, 1999.
  • Mario Innocenti, Istia e il suo territorio: briciole di storia, Grosseto, Editrice Innocenti, 2007.
  • Elena Innocenti, Mario Innocenti, Grosseto: Briciole di storia, Grosseto, 1993.
  • Nicoletta Maioli Urbini, I monumenti del Parco Naturale della Maremma, Nuova Immagine, Siena, 1994.
  • Giulia Marrucchi, Chiese medievali della Maremma grossetana, Empoli, 1998.
  • Vanessa Mazzini, Immagine e arredo urbano a Grosseto. L'asse della città da Piazza Fratelli Rosselli a Piazza De Maria, Grosseto, 1996.
  • Aldo Mazzolai, Roselle e il suo territorio, Grosseto, 1960.
  • Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere, Firenze, 1997.
  • Aldo Mazzolai, La storia che fece Grosseto, Editrice Innocenti, Grosseto, 2010.
  • Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi, Firenze, 1988.
  • Maura Mordini, Lo statuto del comune di Grosseto del 1421, Biblioteca Chelliana, Grosseto, 1995.
  • Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, C&P Adver Effigi, Arcidosso, 2001.
  • Concetta Polito, Alessandro Marri, Luca Perin, Le mura di Grosseto, Alinea Editrice, Firenze, 1990.
  • Gaetano Prisco, Grosseto da corte a città, voll. I-II, Ufficio Studi, Grosseto, 1994.
  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995.
  • Andrea Zagli, Breve storia di Grosseto, Pacini Editore, Pisa, 2007.

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