Palazzo Ariosti, o Palazzo Vescovile, è situato a Grosseto lungo Corso Carducci.
È sede degli uffici e della curia della Diocesi di Grosseto.
Storia[]
Il complesso architettonico deve il suo aspetto attuale ad una serie di interventi di ristrutturazione, voluti dall'allora vescovo Giovanbattista Blasini, avvenuti tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, che ne hanno modificato le caratteristiche originarie. Il nuovo aspetto è stato conferito all'edificio a partire dal 1927, anche se successive ristrutturazioni sono state effettuate nel corso degli anni sessanta.
Architettura[]
Il Palazzo Vescovile si presenta in stile neoclassico, con il prospetto principale che si affaccia lungo il corso, delimitando un piccolo cortile interno assieme alle facciate laterali degli edifici contigui e alla facciata propriamente detta del palazzo stesso. La facciata che si affaccia su Corso Carducci presenta il portale d'ingresso centrale chiuso in alto da un arco a tutto sesto, sopra il quale si sviluppano due cordonature orizzontali a diversi livelli che racchiudono lo stemma di identificazione. Sopra di esso, si sviluppa un coronamento decorativo intermedio che dà appoggio ad un altro stemma, collocato al centro della parte superiore della facciata, la cui parte apicale termina con una cornice che sporge leggermente dal corpo di fabbrica. Nell'insieme, la facciata risulta tripartita da due coppie di lesene che si sviluppano verticalmente lungo l'intera altezza della facciata[1].
Note[]
- ↑ Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Associazione Archeologica Maremmana, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.