Talamone frazione | |
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Veduta di Talamone da nord-est | |
Comune |
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Altitudine |
32 |
Abitanti |
345 (2001) |
Nome abitanti |
Talamonesi |
Coordinate |
42°33′19″N 11°08′00″E |
Codice postale |
58010 |
Prefisso telefonico |
0564 |
«Tu li vedrai tra quella gente vana
che spera in Talamone, e perderagli
più di speranza ch'a trovar la Diana;
ma più vi perderanno li ammiragli.»
(Dante, Divina Commedia - Purgatorio, Canto XIII)
Talamone è una frazione di Orbetello.
Geografia fisica[]
Il paese sorge su di un promontorio roccioso, che si trova sul confine meridionale del Parco naturale della Maremma, in posizione dominante su tutto il tratto di costa che da Talamone arriva al Monte Argentario, sull'omonimo golfo.
Il territorio circostante è caratterizzato dalla presenza della vegetazione tipica della macchia mediterranea e da lunghe spiagge sabbiose, costeggiate da pinete.
Talamone dista circa 25 km da Grosseto e 10 dal capoluogo comunale.
Storia[]
Antica e fiorente città già in epoca etrusca, vide combattere nel 225 a.C. sul suo territorio una decisiva battaglia tra romani e orde celtiche dirette verso Roma. La località era conosciuta dagli etruschi come Tlamun, dai greci come Θηλαμών e dai latini come Talamo.
Dominio degli Aldobrandeschi in epoca altomedievale, i quali costruirono l'imponente rocca nel corso del XIII secolo, passò ai senesi nella prima metà del secolo successivo. Tuttavia, le condizioni insalubri della Maremma e la malaria portarono Talamone a vivere secoli di degrado e abbandono, nonostante alcuni tentativi di recupero delle fortificazioni del borgo. Nel 1559 fu ceduto alla Spagna, entrando a far parte dello Stato dei Presidii, ma neanche questo riuscì a risollevare le sorti della decadente Talamone. Dopo il 1646 si verificò anche un grande spopolamento delle campagne, in seguito all'occupazione francese. Nel corso del XVIII secolo iniziò una lenta ripresa: la località è stata una tappa della spedizione in Egitto dell'ammiraglio Horatio Nelson, che partì nel 1798 da Tolone per Napoli, sostando a «la rade de Tagliamon sur les côtes de Toscane».
Tuttavia, l'evento che inserì Talamone nella storia moderna d'Italia è quello della sosta di Giuseppe Garibaldi e i suoi mille, che qui fecero scalo nel 1860 per rifornirsi di acqua ed armi e per sbarcare trecentotredici garibaldini repubblicani. La casa dove soggiornò il patriota italiano, distrutta da alcuni bombardamenti, è stata recentemente ricostruita e vi è stata apposta una targa in ricordo dell'evento.
Oggi Talamone è una rinomata località balneare del litorale maremmano e della Costa d'Argento, che vede nel turismo la sua principale risorsa.
Monumenti e luoghi d'interesse[]
Architetture religiose[]
- Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa parrocchiale della frazione, è stata ricostruita dopo i bombardamenti del 1944 che distrussero il vecchio edificio medievale.
- Chiesa della Madonna delle Grazie, situata lungo la strada provinciale che porta a Fonteblanda.
- Cimitero di Talamone, piccolo cimitero posto all'inizio del paese, conserva all'interno pregevoli cappelle, tra cui si segnala la monumentale cappella in stile liberty realizzata da Lorenzo Porciatti per la famiglia Vivarelli.
Architetture militari[]
- Mura di Talamone: una prima cinta muraria fu costruita nel corso del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi, poi ristrutturata nel 1465 e nuovamente a partire dal 1541 ad opera degli spagnoli. Gli ultimi restauri sono stati effettuati nel 2012. L'unica porta di accesso al borgo rimasta è Porta Garibaldi.
- Rocca aldobrandesca, imponente fortezza che domina il borgo, fu costruita verso la metà del XIII secolo per volontà degli Aldobrandeschi, con funzioni di avvistamento e di difesa sull'approdo sottostante.
- Torre delle Cannelle, situata a nord di Talamone su un promontorio a picco sul mare nei pressi di Cala di Forno, è stata costruita dai Medici nella seconda metà del XVI secolo.
- Torre di Capo d'Uomo, situata poco a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale della Maremma, risale alla seconda metà del XVI secolo.
- Torre di Poggio Raso, situata a nord di Talamone, all'interno del Parco naturale, risale al medioevo, ma è stata oggetto di sostanziali ristrutturazioni prima nel XV e poi alla fine del XVI secolo.
Monumenti[]
Aree naturali[]
Nei pressi del si trova l'entrata più meridionale del Parco naturale della Maremma, dal quale partono alcuni sentieri naturalistici.
Cultura[]
Musei[]
Talamone ospita presso l'ex palestra delle scuole elementari di via Nizza l'Acquario della Laguna di Orbetello, che documenta la flora e la fauna dell'area lagunare del comune orbetellano. Presso la struttura è situata anche una delle porte del Parco naturale della Maremma e in più qui si trova uno dei centri del Tartanet, ambulatorio veterinario per il recupero e la cura delle tartarughe marine.[1]
L'acquario è inserito nel sistema museale provinciale Musei di Maremma.
Cinema[]
La località è stata anche usata come set per produzioni cinematografiche e televisive: si ricordano Il tuffo (1993), 007 – Quantum of Solace (2008) e la miniserie RAI Il commissario Manara.
Infrastrutture e trasporti[]
Strade[]
Il borgo di Talamone è ben collegato sia a nord con Grosseto che a sud con Roma: è infatti servito da uno svincolo sulla strada statale 1 Via Aurelia, e possiede una stazione – la stazione di Talamone – sulla linea ferroviaria Tirrenica. Tuttavia, sia lo svincolo che la stazione sono situati nella adiacente frazione di Fonteblanda, paese moderno e più popoloso.
Inoltre, il centro di Talamone è dotato di un attrezzato porto turistico che si affaccia sull'omonimo golfo del mar Tirreno.
Gemellaggi[]
- Contrada Capitana dell'Onda di Siena.
Note[]
- ↑ Il centro recupero tartarughe marine di Talamone sul sito ufficiale di Tartanet.
Bibliografia[]
- Giuseppe Guerrini, Torri e castelli della provincia di Grosseto, Nuova Immagine Editrice Siena, 1999.
- Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Nuova Immagine, Siena, 1995.
Frazioni di Orbetello |
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Albinia - Ansedonia - Fonteblanda - Giannella - Talamone |